Che cosa significa essere freelance oggi?
Quali sono le principali difficoltà e quali gli errori da evitare?
Esiste un “percorso consigliato” che porti a diventare libero professionista massimizzando gli sforzi?
Quali sono gli strumenti – e le skill – di cui un freelance non dovrebbe mai fare a meno?
In che modo si può raggiungere una qualità di vita dignitosa lavorando come autonomo?Di questo e tanto altro parleremo nel prossimo M(arketing)-files con Massimiliano Pavesio, consulente Google Ads e formatore che vanta collaborazioni sia con altri lavoratori indipendenti che con aziende, tra cui Michael Vittori.
Una live “diversa” rispetto alle precedenti, in risposta alla crescita importante del numero di lavoratori che, negli ultimi anni, per scelta o per necessità, si sono ritrovati a percorrere la strada della libera professione.
Ci addentreremo in tutti i vantaggi che una posizione autonoma può portare, ma andremo ad analizzare anche i punti deboli e le criticità importanti che rendono questa scelta un vero e proprio modus vivendi.
Perché “essere freelance” non è solo “oggi lavoro da qui” con immagine tattica sull’amaca, ma è anche – e soprattutto:
riuscire a gestire efficacemente il tempo e le distrazioni;saper scegliere i collaboratori;
imparare a selezionare i corsi di formazione per non cadere nella trappola dell’eterno studente tutta teoria e niente pratica;
sapersi proporre ad agenzie che cercano risorse esterne;
riuscire a farsi pagare nei tempi giusti;
costruire relazioni umane e professionali sane e vincenti…e tanto altro!
Bene, se siete arrivati a leggere fin qui, come nei migliori copy, è certamente perché siete già freelance e volete capire come prendere il meglio dalla libertà che la condizione comporta, senza rischiare di esserne schiacciati.
O magari volete diventarlo, e volete fugare alcuni dubbi prima di fare il passo decisivo.
In entrambi i casi, io, Sara e Fabio saremo felici di avervi con noi alla tavola rotonda virtuale di M-Files per parlarne tutti insieme.
